Il fratello di un boss è stato ucciso a Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo. A Messina 59 arresti: ordini di droga sui social per non farsi scoprire.
PALERMO – Il fratello di un boss è stato ucciso a Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo. L’agguato è avvenuto nelle prime ore di venerdì 28 febbraio 2020 nei pressi della sua abitazione. La vittima è Agostino Alessandro Migliore, fratello di Giovanni Salvatore arrestato nell’operazione Cupola 2.0.
Una striscia di sangue che ormai sta durando da diversi mesi e soprattutto non sembra essere intenzionata a fermarsi. Tra faide tra gruppi e vendetta contro le persone più vicine al boss pentito la situazione potrebbe degenerare da un momento all’altro.
Arresti per mafia a Barcellona Pozzo di Gotto
A Messina, invece, un blitz dei carabinieri ha portato all’arresto di 59 persone che spacciavano droga con il metodo 2.0. Ordini sui social per non essere intercettati, questo il metodo usato dalle persone fermate. Nelle prossime ore previsti gli interrogatori per accertare meglio quanto accadevo a Barcellona Pozzo di Gotto e in tutta la provincia Messinese.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, a controllare tutto era un clan che imponeva estorsioni a tappeto in tutta la zona. Accertamenti in corso e non sono esclusi ulteriori arresti nelle prossime ore.
Cosa Nostra e il tentativo di riprendere il terreno perso
Cosa Nostra è pronto a riprendere il terreno perso negli scorsi anni. E gli arresti effettuati nel Messinese hanno confermato un nuovo modo di spaccio. Ordini di droga via social per non farsi intercettare.
Preoccupa (e non poco) la striscia di sangue a Palermo. Una guerra tra faide che in pochi mesi ha portato alla morte di due persone mentre un imprenditore edile è riuscito a salvarsi. Il rischio di ulteriori agguati nelle prossime ore è molto alto e per questo si è al lavoro per cercare di limitare eventi simili.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/pg/carabinieri.it
